GAZZETTA DEL SUD 01/10/2011
In tempi di crisi economica dei paesi occidentali ha ragione il Governo italiano ad annunciare senza mezzi termini la carenza di risorse finanziarie dello Stato per realizzare le grandi opere. C’è tuttavia da osservare che l’industria delle costruzioni in un paese avanzato come l’Italia costituisce il motore della ripresa economica per il considerevole indotto ad essa legato e pertanto le opere pubbliche si devono fare. Come? Ricorrendo al mercato finanziario privato.
È decisivo il decreto annunciato da Tremonti e Matteoli per attirare investimenti e per ridurre drasticamente gli intralci burocratici inutili, che fm’ora hanno ostacolato l’infrastrutturazione del paese in senso moderno. I tempi lunghi di approvazione dei progetti e gli ostacoli frapposti da norme non chiare vanno superati con norme semplici.
Le necessarie valutazioni tecniche ed ambientali, dopo l’esperienza degli ultimi anni, vanno effettuate in Intervalli di tempo contenuti e senza possibilità di proroghe. Sono condizioni necessarie anche se non sufficienti affinché gli investitori nazionali e internazionali siano attirati dal settore costruzioni.
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